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Novembre 2024. Ancora Lavori di SOMMA URGENZA a Cantiano. Ora canalizzeranno Tenetra e Bevano senza considerare il progetto Trota Mediterranea di Regione Marche costato 800.000 euro.

Ancora lavori di somma urgenza, questa volta nell’abitato di Cantiano.
Lavori che interessano il Torrente Tenetra e il Torrente Bevano, i due torrenti che attraversano Cantiano e che hanno causato parzialmente i danni provocati dall’alluvione 2022. 

Siamo felici che si cerchi di trovare una soluzione alle problematiche causate dall’alluvione, ma quello che ancora non ci è chiaro è la mancanza di un progetto alla base dei lavori di messa in sicurezza dei torrenti. 

Ricostruire gli argini con la ghiaia prelevata dal fondo del torrente non ci sembra una pratica sensata in previsione di eventi atmosferici  che si sono ripresentati anche recentemente nella Frazione di Piano di Balbano. 

Ancora più grave è l’assoluta mancanza da parte dell’Ente attuatore in questo caso il Consorzio di Bonifica di azioni a favore della conservazione del patrimonio ittico. I Torrenti Tenetra e Bevano, sono da anni la “nurcery” del Torrente Burano, con le condizioni ideali per la riproduzione di Trote e Scazzoni, non a caso sono inseriti nelle aree di Natura 2000 come SIC (siti di interesse comunitario). 

Da circa 1 anno sono anche state classificate come Zone A-ZTM, ossia acque adatte alla riproduzione della Trota mediterranea. Un progetto importante dove la Regione ha investito circa 800.000 euro per il ripristino del Centro ittiogenico di Cantiano (danneggiato durante l’alluvione 2022), la creazione di incubatoi di fondo valle nelle altre 4 Provincie marchigiane, oltre alla produzione di materiale ittico selezionato da immettere nei torrenti marchigiani, che hanno le condizioni adatte alla conservazione della specie. 

Ancora una volta la mancata comunicazione tra gli uffici regionali, creano l’ennesimo danno al patrimonio ittico e buttano all’aria tanti fondi pubblici investiti dalla stessa Regione. 

Come Federazione Italiana Pesca Sportiva, chiediamo di creare ed entrare a far parte di una “commissione” che valuti ogni tipo di lavoro che deve essere effettuato nelle aste fluviali regionali, per evidenziare le criticità e porre fine ai disastri creati dall’incompetenza di chi appalta i lavori nascondendosi dietro l’ormai inflazionata modalità dei “LAVORI DI SOMMA URGENZA”.

Le Nostre guardie ittiche si sono comunque recate sul posto ed hanno attenzionato le ditte esecutrici spiegando le problematiche. 

Grazie ad un atto di responsabilità, hanno permesso prima di proseguire i lavori di prelevare con l’uso di catturapesci elettrici tutto il materiale ittico presente mettendolo poi in sicurezza.